Ho voluto portare la leggenda del cavallo di Troia e del suo simbolo all'interno di uno spazio espositivo di arte contemporanea, ponendo il cavallo come vera e propria opera d'arte usando l'espediente del cavallo a due teste. Nella mitologia greca, Balio e Xanto erano i due cavalli immortali nati da Zefiro, il vento dell'Ovest, e dall'arpia Podarge. Entrambi avevano il dono della parola, concessogli da Era. Il dio Poseidone donò a Peleo, per le sue nozze con Teti, i cavalli immortali. Troppo vecchio per partecipare alla guerra di Troia, Peleo ne fece quindi dono al figlio Achille. Tali animali faranno compagnia all'eroe fino alla fine dei suoi giorni.
L'opera raffigurante il cavallo bicefalo insanguinato va a simboleggiare le guerre che si sono susseguite e che continuano a permanere. L'inganno, il sangue e il dolore portati dal cavallo di Troia oggi vengono perpetuati infatti dai moderni kamikaze.
La composizione è completata da gruppi scultorei raffiguranti bulbi oculari: gli occhi di coloro che li chiudono di fronte a questi scempi e che però qui sono costretti a guardare la realtà.
